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Tathir al-garada: la Rivoluzione egiziana incontra la fantascienza

 

Per ricordare il terzo anniversario dalla caduta del regime Mubārak, nel gennaio 2014 lo scrittore Aḥmed Khaled Tawfiq e l’illustratrice Hanan Karargy  hanno pubblicato, con la casa editrice Komiks al-nashr, il fumetto di fantascienza Ta’ṯīr al-ğarada.

 

La pubblicazione è dedicata, così come si legge nella prefazione, a tutti quelli che sono morti nei giorni della cosiddetta “Rivoluzione egiziana”, “[…] e solo a loro, affinché non vengano mai dimenticati”.

L’originalità dell’opera sta non solo nella tematica della rivoluzione egiziana che vuol essere qui ricordata all’infuori della nebbia che l’ha poi avvolta, ma anche nella struttura narrativa, sviluppata attraverso cinque viaggi nel tempo passato fatti dal protagonista.

 

Il titolo del libro rimanda alla legge fisica dell’effetto farfalla: cambiando un evento del passato è possibile modificare la contemporaneità, con esiti più o meno disastrosi. Qui, tuttavia l’espressione viene cambiata in “effetto locusta” (o bruco) ad indicare quella fase preparatoria che ha portato inevitabilmente alla scoppio della Rivoluzione egiziana, definita simbolicamente, nell’ultima pagina, come una farfalla. 

 

La casa editrice egiziana Komiks al-nashr è stata la prima in Egitto ad occuparsi della pubblicazione di storie a fumetti in maniera consecutiva e mirata. Tra del principali collaborazioni della casa editrice c’è quella con l’artista Rania Hussein Amin che ha pubblicato il libro Ana wa Ana nel 2012. L’attenzione per il tema politico, presente in  Ta’ṯīr al-ğarada, si ritrova anche nella graphic novel “18 Yawman”, disegnata da Hanan al-Karargi nel 2012. 

 

Ahmed Khaled Tawfiq è conosciuto soprattutto per le sue opere di fantascienza, come il noto romanzo Īūtūbīa (Utopia). Inoltre ha esplorato il genere horror con una fortunata serie, Mā wara’ ṭaba’a (Metafisiche) . Le esperienze pregresse dell’autore sembrano ben confluire in questo fumetto la cui storia drammatica, ma al contempo realistica nella violenza delle azioni del governo, sembra  sospesa a metà tra un thriller e un indagine criminale.

Il fumetto è illustrato da Hanan Karargy  in bianco e nero con uno stile che ricorda i Manga giapponesi e che è una caratteristica di questa artista egiziana. Tra i molti lavori ha collaborato con il collettivo dell’antologia fumettistica egiziana “Ḫariğ al-sāītara” ed inoltre, con il fumetto “18 Yawman” (18 giorni), sulla caduta del presidente Mubarak, aveva già esplorato il tema della rivoluzione.

 

La storia narra del tentativo da parte dello scienziato Mansur di cambiare gli eventi che hanno portato alla caduta del regime Mubarak per riscrivere la storia e permettere al Rais e a suo figlio di rimanere al potere.  Il viaggio nel tempo avviene attraverso una sofisticata macchina del tempo. Il protagonista viaggia a ritroso percorrendo le principali tappe della Rivoluzione e del periodo precedente, cercando di capire quale possa essere il giusto momento che ha di fatto scatenato le proteste, nel tentativo di evitarlo. Nel corso del viaggio, tuttavia, il protagonista deve fare i conti con quegli stessi protagonisti che facevano parte del regime e che gli impediscono effettivamente di agire efficacemente all’interno della storia. Violenza e corruzione appaiono come i tratti distintivi del passato regime Mubarak e il protagonista stesso ne farà le spese. In ultimo, il protagonista finirà nel giorno della morte del giovane Khaled Said, convinto che evitandone l’uccisone da parte della polizia, si possa definitivamente evitare la successiva Rivoluzione. Eppure non è così : la rivoluzione appare come un evento inarrestabile, il cui accadimento non può essere fermato poiché non risiede in un singolo evento o in un unico individuo (Khaled Said in questo caso), ma in tutta la storia egiziana e in ogni egiziano. 

 

Questo fumetto ha avuto un gran successo tra gli egiziani, soprattutto tra i più giovani, aiutato anche dalla notorietà dello scrittore e dallo stile accattivante ed originale delle illustrazioni che ricordano nel tratto i Manga giapponesi. Il fumetto Ta’ṯīr al-ğarada sembra essere la perfetta combinazione tra il genere fantascientifico e la forma fumettistica, pur mostrando un impegno civile e politico nel ricordare la convulsa storia egiziana più recente.

 

Complice il successo e le scelte editoriali della casa editrice, questo fumetto è andato presto fuori catalogo e ad oggi non se ne trovano copie in Egitto.

 

 

Testo di MariaLaura Romani  

 

Titolo originale: Ta’thir al-garada

Titolo tradotto: L’effetto bruco

Autori: Ahmad Khaled Tawfiq  – Hanan Karargy 

Casa editrice: Komiks al-nashr (Kūmīks al-našr)

Anno: gennaio 2014

Genere: fumetto di fantascienza

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