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L'artista egiziano del camminare e dell’osservare: intervista a Mohamed Wahba Elshenawy

Mohamed Wahba Shenawy è senza dubbio uno degli artisti più interessanti del panorama fumettistico egiziano. Questo artista, che sembra rifuggire i riflettori e non amare le regole spesso imposte agli artisti dalle case editrici, sta arricchendo la sua carriera con pubblicazioni che prendono ispirazione dai suoi viaggi che mostrano una crescita stilistica ed una maturità artistica rara da trovare. 

Vi avevamo presentato i suoi lavori al-Qahira, Siwa ed Instanbul, ma anche “I diari di un artista di strada”.

A queste opere si stanno per aggiungere una serie di nuovi “diari visivi di viaggio” arricchiti da una formazione artistica a tutto tondo che spazia da influenze egiziane a quelle coreane.

In tutte le sue opere il camminare e l’osservare sono degli elementi importanti da cui scaturisce il disegno stesso: un esercizio quasi meditativo che ben riflette il carattere di questo artista.

Diversi nuovi progetti sono all'orizzonte: abbiamo intervistato Wahba Shennawy per capirne di più e cercare di indagare, se possibile, dove lo porterà il suo “camminare ed osservare”.  

 

L'intervista è stata raccolta e tradotta dall'arabo da Maria Laura Romani, arabista e studiosa del fumetto arabo e egiziano in particolare. 

 

MLR: Sappiamo che hai studiato con l’artista egiziano Hani al-Masry e anche con il famoso fumettisita coreano Kim Jeong Ji. Nella tua formazione c’è anche lo studio del disegno meccanico: come sei riuscito a legare tutte queste diversi input estetici e culturali?

 

MWS: La formazione ricevuta dal mio stimato e compianto professore Hani al-Masry ha completamente cambiato la mia vita: ho imparato ad essere fiero dell’identità e della cultura egiziana, del fatto di sapere chi sono, da dove vengo e quale è la storia dei miei antenati. Con il professore al-Masry ho cominciato ad interessarmi a questi aspetti e penso che sia l’eredità che mi ha lasciato. Quando ho studiato con Kim Jeong Ji, il mio obiettivo era sperimentare un punto di vista differente che ha graficamente fatto una differenza nella mia produzione in termini di stili di disegno e di soggetto del fumetto stesso. Quanto ai miei studi di disegno meccanico, questi mi hanno particolarmente aiutato a comprendere la disposizione degli oggetti che disegno: tutto ciò ha creato una commistione di stili che ben rappresenta quel che sono oggigiorno.

 

MLR: Abbiamo notato che la tua produzione delle tue pubblicazioni è sempre indipendente e lontana dai principali marchi editoriali: perché  questa scelta? 

 

MWS: Di fatti non c’è cosa più detestabile a mio parere che essere costretto dalle scelte editoriali e per questo ho sempre cercato di essere “libero”. Di conseguenza ho lavorato incessantemente e per molti anni con lo scopo di non assecondare i desideri dei principali marchi editoriali del mio settore. Ho cercato piuttosto di produrre molte opere che siano pronte per una immediata pubblicazione e sono arrivato ad una autosufficienza che mi permette di non interessarmi più alla ricerca di qualcuno che mi pubblichi.

 

MLR: Nel nostro catalogo [Arabook] ci sono le tue pubblicazione “al-Qahira“ e “Siwa” nei quali il viaggio è un elemento essenziale: che ruolo ha il viaggiare nella tua vita?

MWS: I viaggi hanno cambiato la mia vita e mi hanno fatto scoprire cose che non avevo mai visto prima così come nuove persone e nuove culture. Ho cominciato allora a viaggiare per l’Egitto per documentare e scrivere tutto ciò che vedevo con i miei occhi.

 

MLR: Se compariamo le tue opere iniziali a quelle recenti vediamo che negli ultimi anni hai inserito molto più testo: come ti stai evolvendo stilisticamente?

MWS: Ho cominciato a prestare maggiore attenzione alla scrittura nel fumetto due anni fa ed ho iniziato a a farlo prendendo ispirazione da alcuni artisti, per avere una sorta di « guida ». Ho inoltre partecipato ad alcuni corsi di scrittura di romanzi e ne ho studiato le basi. La pratica quotidiana ha poi fatto una differenza enorme nel mio caso. 

 

MLR: Abbiamo letto che stai lavorando ad un nuovo progetto che riguarda la via dove abitò Nagib Mahfuz: ce ne parleresti?

MWS:  E' un progetto sul quale lavoro da molto tempo, ma le miei ricerche sono tuttora in corso e non ho ancora terminato alcuni punti della storia. 

 

MLR: Qual è il ruolo di internet nel tuo lavoro? Quali piattaforme ami utilizzare?

MWS : Internet mi ha aiutato moltissimo nel mio lavoro: sono riuscito ad entrare in contatto con artisti di tutto il mondo ed a vedere le loro opere. Allo stesso tempo mi ha aiutato a promuovere i miei lavori e i miei libri, tanto che ora molti mi conoscono!

 

MLR: Quali sono i tuoi progetti futuri? 

MWS: Sto per ultimare la pubblicazione di cinque nuovi diari di viaggio che raccontano di alcuni posti che ho visto.

 

Intervista di MariaLaura Romani

 

Di seguito un incontro TEDeX in cui Mohamed Wahbab Elshennawi racconta della tecnica della nano-camera che è diventata la sua cifra stilistica. 

 

Si ringrazia Mohamed Wahba Elshennawy per la sua disponibilità e per le foto che ci ha inviato.

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