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L’International Prize for Arabic Fiction (IPAF)

L’International Prize for Arabic Fiction (IPAF) è il più  prestigioso premio letterario del mondo arabo. Istituito nel 2007 ad Abu Dhabi, ha l’obiettivo di premiare l’eccellenza nella scrittura creativa araba contemporanea e di promuovere letteratura araba di alta qualità anche a livello internazionale, traducendo e pubblicando i romanzi vincitori e finalisti in altre lingue, tra cui anche quelle europee.

Per questo è un premio che ci riguarda da vicino: spesso i libri premiati arrivano anche nelle nostre librerie, permettendoci di scoprire nuove voci, storie e culture straordinarie.

La presidentessa della giuria, Mona Baker, ha descritto i sei finalisti di quest’anno come dei romanzi che si distinguono per l’attenzione all’umanità dei loro protagonisti, che si tratti di una donna drusa in un villaggio libanese del XXI secolo (Il Patto delle Donne), o del religioso musulmano Imam Abu Hamid Muhammad Al-Ghazali nel XII secolo (Danishmand).

Queste opere raccontano viaggi umani profondi: quello di una giovane donna cieca che esplora i suoi quattro sensi in Il Tocco della Luce, o quello dell’andaluso Issa (o Jesús) alla ricerca dell’assassino di sua madre in Il Messia Andaluso, fondendo tragedia e comicità.

In La Valle delle Farfalle, il protagonista usa il sarcasmo come arma per affrontare una realtà tragica; mentre in La Preghiera dell’Ansia, i personaggi individuali possono essere letti anche come simboli politici o sociali, e gli scenari realistici del romanzo si prestano a molteplici livelli di interpretazione.

Ciascuno dei sei finalisti riceverà 10.000 dollari, mentre al vincitore assoluto verranno consegnati 50.000 dollari.

Il nome del vincitore del 2025 sarà annunciato il 24 aprile ad Abu Dhabi, poco prima dell’apertura della Fiera Internazionale del Libro di Abu Dhabi (26 aprile – 5 maggio), fondata nel 1981 per realizzare la visione del defunto Sheikh Zayed bin Sultan Al Nahyan, padre fondatore degli Emirati Arabi Uniti. Il lancio della Fiera è stato fin da subito visto come uno strumento per sviluppare le relazioni internazionali e colmare le distanze comunicative tra i vari Paesi del mondo, oltre che rappresentare anche un punto d’incontro fondamentale per le case editrici arabe.

 

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