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Ghadan: il domani del bambino nel conflitto siriano

 

“Il piccolo Yazan non può più andare al parco e non può nemmeno vedere i suoi amici”; si apre così Ghadan, il testo di Nadine Kaadan, scrittrice e illustratrice siriana ospitata al Festivalettura di Mantova nel 2013.

Pubblicato in lingua araba nel 2013 e successivamente tradotto in inglese dalla medesima autrice nel 2018 per la casa editrice Lantana, questo racconto parla di un ragazzino che vive a Damasco tra le difficoltà e la confusione della guerra civile. Come vivere in un mondo in cui la quotidianità viene completamente ribaltata? Niente parco, niente scuola e niente amici e anche un semplice giro per la città con la sua bicicletta rossa può diventare pericoloso. 

 

In questa situazione di difficoltà, si dimostra fondamentale il rapporto con l’adulto, in questo caso quello dei genitori, amorevole e sincero e in grado di rasserenare il figlio in una situazione tanto drammatica. A questo proposito, l’autrice si è recentemente espressa sul canale Youtube della casa editrice Lantana. A causa del periodo storico vissuto durante i mesi di quarantena, la scrittrice e illustratrice siriana non si è lasciata cogliere impreparata ed è riuscita a comunicare il proprio messaggio anche a distanza. Durante i mesi di lockdown, infatti, ha scelto di registrarsi nella lettura ad alta voce dei propri testi, per non lasciare soli quei bambini che non avevano nessuno a leggergli le storie. È significativo il parallelismo riportato dall’autrice stessa nella lettura di “Ghadan”, tra la reclusione forzata dovuta ad uno stato di emergenza sanitaria mondiale e un’altra dovuta ad una situazione di guerra:

 

“When I wrote this book, I was thinking of Syrian kids, many of them got to stay at home, they cannot go to school, and they cannot see their friends because of the war. I never thought that a few years later millions of children would go through similar situation because of the Coronavirus. I hope reading my story today will give a little bit of comfort for all the kids out there.” (Tomorrow, a read aloud by Nadine Kaadan, Youtube, 16 aprile 2020).

 

Nelle sue pubblicazioni, Nadine Kaadan è al tempo stesso autrice e illustratrice, pertanto l’interazione tra testo e immagini è molto forte, creando un connubio in grado di trasmettere con la stessa intensità sia le parole del testo sia le illustrazioni che lo accompagnano. Un altro aspetto fortemente evocativo riguarda l’esperienza personale dell’autrice. Kaadan, infatti, in questo testo riporta esperienze personali vissute durante la sua adolescenza in Siria, immedesimandosi nel protagonista del racconto (ed ecco che in Yazan vediamo una piccola Nadine). L’albo si apre con illustrazioni molto tetre e dalle tonalità scure per evidenziare il senso di pesantezza e ansia causato dalla guerra. Ma c’è un ribaltamento di prospettiva nel lieto fine del racconto simboleggiato dal cromatismo: i colori sono chiari e accesi e le espressioni dei personaggi sono finalmente distese e rilassate.

Si tratta di un libro che si rivolge ai più piccoli che stanno vivendo le difficoltà della guerra e a cui viene introdotto il tema in termini semplici. La trattazione di un tema impegnato come questo viene, quindi, affrontata assieme a loro, in un’ottica che non evidenzi la brutalità del conflitto dell’oggi, ma dia speranza per un domani migliore.

 

Testo di Giulia Montecchi

 

Se ti è piaciuta questa recensione, è possibile scoprire di più Nadine Kaadan sulle sue pagine social elencate nella biobibliografia sottostante:

 

BIOBIBLIOGRAFIA:

 

Nadine Kaadan è un’autrice ed illustratrice siriana adesso residente a Londra. Appassionata di disegno fin da quando aveva 8 anni, la piccola Nadine distribuiva i suoi racconti illustrati ai compagni di classe e, dopo quasi 30 anni, eccola nelle vesti di premiata disegnatrice per l’infanzia (ha vinto l’Anna Lindh Award per “Leila, answer me”, testo per bambini con difficoltà uditive). Ha studiato alla Facoltà di Belle Arti di Damasco e perfezionato i suoi studi alla Kingston University. Kaadan ha alle sue spalle più di 15 pubblicazioni in arabo e in inglese: ha mosso i suoi primi passi come illustratrice di opere di altri autori come “Halwa, halwa, halwa” scritto da Aber Ballan per la casa editrice Kalimat, “'Wafaa lilbalon alahmar' di Hadeel Nasheef  per Alhuda, “‘Najma w Qaws Alalwan’ di Fatima Abulreiki per la casa editrice Alalaam alrabi e molti altri ancora (qui la sua pagina personale per la bibliografia completa).  Per la Box publishing House, è sia autrice sia illustratrice: “Leila ruddi allaya”, pubblicato nel 2011 e “Ghadan” del 2012 poi tradotto in inglese nel 2018 per Lantana a cui si aggiunge, inoltre,  “The Jasmine Sneeze”  del 2016. La sua opera più recente è “Saving Stella” , pubblicata il 3 novembre per la casa editrice Bloomsbury, illustratrice per il racconto di Bassel Abou Fakher e Deborah Blumenthal (disponibile anche in e-book).

Speriamo presto in traduzione italiana di Ghadan! Nadine, non è nuova nel panorama editoriale italiano: è stata, infatti, ospitata al Festivaletteratura di Mantova nel 2013, dove, assieme alla nostra Enrica Battista ha animato due laboratori per bambini intitolati “Una città oltre la guerra” partendo proprio dalla storia di “Ghadan”.

Kadaan è molto attiva sui social, potete seguirla su Facebook, TwitterInstagram, ed è possibile trovare le sue letture ad alta voce sul canale YouTube di Lantana.

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