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I migliori libri arabi per ragazz* secondo IBBY

La fiera dei libri ragazzi di Bologna è alle porte!

Tante le novità legate alle letteratura per ragazzi e ragazze e si moltiplicano le occasioni per conoscere da vicino i libri, gli autori, gli illustratori e i traduttori. 

E’ il caso della Honour List dell’IBBY in cui sono stati selezionate ben 163 opere. 

IBBY, (The International Board on Books for Young People), è un’associazione no-profit fondata nel 1953 che ha lo scopo di mettere in contatto libri e autori per l’infanzia con giovani lettori di tutto il mondo. Tra le sue missioni troviamo la diffusione della letteratura per l’infanzia, con particolare attenzione a quella di grande valore artistico o letterario. IBBY sostiene l'editoria per ragazzi in tutto il mondo, soprattutto nei paesi emergenti, affinché ogni bambino possa avere accesso ad opere adatte alla sua età e alle sue capacità cognitive ed emotive.

 

IBBY ogni due anni pubblica una lista di autori, illustratori e traduttori che si sono particolarmente distinti in tutto il mondo per la creazione di opere per l’infanzia, e da pochi giorni è stata pubblicata la Honour List 2022, con un buon numero di opere in arabo. Scopriamole insieme, seguendo le tre categorie di IBBY: 

Opere originali

 

Teta wa babatsha (Teta e babatsha), testo di Miranda Beshara e disegni di Heba Khalifa, editore Dar al-Balsam. La piccola Farah vive a Parigi, ma ha origini egiziane, siriane e polacche. Le nonne la accompagneranno in un viaggio culinario pieno d’amore che le farà scoprire e apprezzare la storia della sua famiglia. (Di cui vi abbiamo già parlato qui

 

Ziyara ghair mutawaqqa’a (Una visita inaspettata), testo di Sanaa Shebbani e disegni di Lila Hamzah, editore Dar Akademia. Un gruppo di ragazzi, con l’aiuto dei genitori, raccoglie informazioni su Jibran Khalil Jibran e immagina di viaggiare nel tempo per andare a conoscerlo di persona.

 

Firasha al-Nasira (La farfalla di Nazareth), testo di Nabila Espanyoli e disegni di Abdallah Qawariq, editore Markaz al-Tufula fi al-Nasira. Questo libro è in realtà il quarto titolo della serie Qarana al-baqiyya fina (Il nostro villaggio rimasto dentro di noi), dedicata alle maggiori personalità arabe nate in Palestina prima del ‘48. Questo libro in particolare parla dell’infanzia di May Ziadeh, nata appunto a Nazareth nel 1907 e nota con il soprannome Firasha al-Adab (Farfalla della letteratura). Il racconto è di fantasia, ma i luoghi descritti della città vecchia di Nazareth sono reali.

 

Bi Tariqa Ukhra (In un altro modo), testo di Amal Farah, disegni di Mohammed Taha, Editore Dar al-Waw. L’esempio degli alberi, che non possono fare molte cose come muoversi, saltare e correre, ma sono comunque fondamentali per la vita delle altre creature, insegna ai bambini ad accettare e accogliere le diversità e le disabilità e come queste caratteristiche possano rivelarsi utili a tutti.

 

 

Illustrazioni

 

70 Kilo, testi di Weaam Ahmed e disegni di Ali al-Zini, editore dar al-Aliya. Questo libro, che ha vinto il premio Ettisalat per la letteratura per l’infanzia nel 2021, parla di chili e kilometri, di viaggi e consegne, di amicizia e difficoltà, e dell’importanza di sostenere e aiutare gli amici in qualunque momento, anche quando sembra troppo difficile.

 

Savia, testi di Fatima Sharafeddine e disegni di Maya Fidawi, editore Dar al-Saqi. Un brutto giorno, nella città svedese di Savia, la biblioteca va a fuoco, e nessuno sa chi sia il responsabile dell’incendio. Gli abitanti della città rievocano i momenti piacevoli trascorsi in quel posto familiare, ma Nino, la bibliotecaria, ha una cosa molto più importante a cui pensare…

 

al-Hirra Risha (La Gatta Risha), testi di Haifa Swarkeh e disegni di Amal, editore Mu’assasa Tamar lil-ta’alim al-mujtama’i. La gatta Risha invita i giovani lettori a esplorare il mondo magico e misterioso del sufismo, in modo che possano apprezzarne il fascino e la bellezza e iniziare a comprenderne il messaggio più profondo, cioè “sono un piccolo universo dentro un universo più grande.”

 

Dawar al-Shams (Il Girasole), testi di Amal Nasir e disegni di Fadi Fadel, editore Kalimat. Girasole è il soprannome di un bambino cieco che sogna di inseguire la luce e ritrovare la vista, e così facendo realizza anche il sogno di un’anziana vicina, che lo aiuterà a sua volta. I sogni più belli e luminosi infatti sono proprio quelli che ci spingono ad aiutare gli altri a trovare la propria luce.

 

 

Traduzioni

 

Nishan, traduzione di Nabiha Mhleidy, testi di Hasmig Chahinian e disegni di Alik Arzoumanian, editore Dar al-Hadaiq. Il piccolo Nishan ha una macchia rossa sulla gamba, e questo gli crea dei problemi quando inizia a prendere coscienza di sé e del proprio corpo e delle differenze con gli altri. Nishan inizia quindi a farsi domande su di sé, sulle persone che lo circondano e su come una piccola differenza possa avere effetti molto diversi. Se siete incuriositi, questo libro è già stato tradotto in italiano da Notes edizioni con il titolo : La mia Macchia

 

Ana wa Al-Quds: sira dhatia (Io e Gerusalemme: un’autobiografia), traduzione di Hala al-Shuruf, testi di Hala al-Sakakini, editore Mua’assasa al-dirasat al-filastinia bi al-ishtirak. Questo libro racconta l’infanzia e la giovinezza dell’autrice, Hala al-Sakakini, dal 1924 fino alla conflitto israelo-palestinese del 1948. La narrazione attraversa tutti i luoghi cari dell’autrice e li descrive nel dettaglio. L’edizione araba inoltre aggiunge come appendice parti del diario che al-Sakakini ha tenuto durante la guerra del 40–42.

 

A’idu li qub’ati (Voglio il mio cappello!), traduzione di Marwa al-Aqroubi, testi e disegni di Jon Klassen. L’orso ha perso il suo adorato cappello, e decide di chiedere agli amici animali se l’hanno visto. Tutti negano, finché un cervo non dice qualcosa che fa riflettere l’orso, che quindi decide di vendicarsi divorando il coniglio che lo ha derubato e gli ha sfacciatamente mentito. Se siete incuriositi, questo libro è già stato tradotto in italiano da ZooLibri.

 

 

testo di Irene Favalli e Enrica Battista 

 

Un particolare ringraziamento a Miranda Beshara per averci concesso l'utilizzo della locandina 

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